Avranno vent’anni o poco più. son seduti sulla panchina.Lei é vestita con un ampio foulard avvolto alla parte superiore del suo corpo giovane e abbronzato.La parte superiore, sì, fino coprirle il bacino o poco di più. Insomma ha un microvestito ecco.Le gambe abbronzate e liscie sbucano dappertutto, già che é pure alta, ed i lunghi capelli castani le coprono, poco, la schiena scoperta.Non ha il reggiseno, non se ne vedono i lacci. Ma non ne ha bisogno del resto, lei, ha vent’anni o poco più.
Lui é un tipo normale, ne bello ne brutto.Sembra che la ascolti ma non la ascolta.La guarda.La adora, anche se é pieno di rabbia per quello che lei sta per dirgli.La beve con gli occhi, col desiderio di quella che, lo sente, é l’ultima volta.
Mentre Mimì passa loro davanti, ansimando mentre fa il defaticamento, ché sarà più di un mese che non va a correre, sente che lei si accalora nella discussione.In un gesto nervoso raccoglie i capelli in una provvvisoria coda che poi appoggia su di una spalla lasciandola ricadere sul davanti, sul seno destro, marmoreo. Ora ha la schiena, liscia e abbronzata come le gambe, completamente nuda, fino a poco sopra le natiche.Se ne intravede la curva arrotondata, delle sue natiche.Sempre un pò stizzita si alza.Anche le sue natiche sono marmoree come il suo seno. Ha gli stivali, sembra una squaw.E’ bella. Gli dice che vuole rimanere sua amica.Amica e basta.GLi chiede se secondo lui é possibile. Mimì avrebbe voluto dirle:
-Ma non vedi come ti guarda, sciocchina, ti mangia, ti adora, ti prenderebbe, e con amore, anche ora lì, su quella panchina.Lui non é tuo amico, sciocchina.Lui é innamorato.No che non é possibile che rimaniate amici,sciocchina.E poi perché ti sei vestita come una squaw per recarti da lui a dirgli che lo lasci? Bastavano anche un paio di jeans ed una magliettina, no?
Lui invece le risponde un qualcosa come sì, se ti fa piacere sì.Non si sente bene la sua voce.Parla piano, non come lei, sicura di sè.Forse non si sente bene nemmen lui a guardarlo con più attenzione, é pure pallido.E sudato. Mimì impegnata nello stretching non rescie a sentir bene le sue parole ma i suoi pensieri forse sì, li sente.
ILei é uno splendore, anche dopo la cosa difficile che ha appena fatto, e si avviano quasi mano nella mano, come a sfiorarsele le mani, verso l’uscita.Magari verso l’aperitivo con tutto il gruppo di amici prima della serata danzante di lei, della dea di nuovo libera.Tanto loro, ora, sono amici.
Mimì pensa che a volte deve esser dura esser un giovane maschio, fisicamente normale, ne bello ne brutto, di vent’anni o poco più.
E se ne va anche lei, adesso che il dialogo é finito, portandosi dietro due canzoni, ché fra l’altro le viene in mente, chissà perché proprio ora, che son quasi due giorni senza Play:
-U2 "The sweetest thing"
e se lo stava mettendo solo alla prova? come si fa lasciare il proprio ragazzo vestita così…. chi lo sà….
Un pò sadica sarebbe la squaw….
Mmmm.Personaggio interessante…
😀 😀
Mimì
Allora continui con l’allenamento!!
Complimenti per la costanza a queste temperature!
…Sono un po’ strega: si diceva dell’ultimo bacio….
😉
happyGaia
e il sogno sospinge l’amore
così è dolce la vita
e delicata l’ora del morire
avresti dovuto scattare una foto, già che c’eri, tanto per rappresentarci meglio l’opera marmorea che hai visto 😉
😀 😀 😀
Mimì
Intorno ha ragionissima.
Personalmente io avrei girato le spalle e l’avrei lasciata andare al suo destino.
Troppo sicura di averla solo lei, di averla dorata e di traverso.
Troppo sicura, in questi momenti d’insicurezza cronica, che quella suona troppo di falsità.